Premio Discografico

Premio discografico 2014

Giuria:
Lothar Brandt, Zurigo; Rémy Franck, Lussemburgo; Götz Thieme, Stoccarda; Thomas Schulz, Monaco di Baviera;
Presidente: Attila Csampai, Monaco di Baviera;

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Categoria A: riedizioni

Gustav Mahler: Sinfonia n. 4 sol maggiore
Sena Jurinac, soprano; Wiener Symphoniker
Direttore: Karl Rankl

Registrazione dal vivo: Vienna, 23 gennaio 1954 (prima incisione su CD)
(+ Dukas: L’Apprenti sorcier)
Guild GHCD 2397/ Distribuzione: Klassik Center Kassel

L‘ampia raccolta di Peter Fülöp „Mahler’s Discography“ annovera 159 registrazioni della Sinfonia n. 4. Manca tuttavia la registrazione dal vivo del concerto eseguito dai Wiener Symphoniker con la solista Sena Jurinac, diretto nel 1954 a Vienna da Karl Rankl. L’incisione, finora sconosciuta, di un direttore dimenticato risulta una vera e propria scoperta. Si tratta della prima incisione su supporto audio della Sinfonia n. 4 realizzata a Vienna. Nel concerto del 23 gennaio 1954, registrato dal Sendergruppe Rot-Weiss-Rot (gruppo televisivo austriaco – predecessore dell‘ORF) in mono di buona qualità nella Vienna ancora occupata dagli alleati, il direttore Rankl, nato nel 1898 e allievo di Schönberg, si sente perfettamente a suo agio con le cadenze della vecchia Austria di Mahler. Senza indugio ed esitazione conduce l’orchestra, all’inizio un po‘ contenuta, attraverso l’intreccio polifonico della sinfonia „celeste“ di Mahler, per far sbocciare la sua imponente intensità nei movimenti centrali: rare volte la Quarta è stata eseguita con toni tanto “viennesi”, tanto autentici, tanto poco sentimentali, ma contemporaneamente tanto intensi e dimessi nonché tanto coerenti dal punto di vista emotivo. Nel finale brilla la giovane Sena Jurinac con la sua articolazione cristallina e un’immediatezza vocale del tutto ingenua. Rankl, che nel 1939 fuggì dai nazisti, si stabilì a Londra e divenne cittadino britannico, per cinque anni dopo la guerra fu direttore della Covent Garden Opera e compose tra l’altro otto sinfonie.

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Categoria B: nuove pubblicazioni

Gustav Mahler: Sinfonia n. 5
Budapest Festival Orchestra
Direttore: Iván Fischer

Incisione: Budapest, Settembre 2012
Channel Classics CCS SA 34213/Distribuzione: New Arts International
(Hybrid-SACD)

È ormai comunemente noto che, nel corso degli ultimi 25 anni, Iván Fischer abbia fatto diventare la Budapest Festival Orchestra il miglior gruppo orchestrale di cui l’Ungheria abbia mai potuto vantarsi. Innumerevoli commenti a livello internazionale ne costituiscono la prova. Così anche la Quinta di Mahler eseguita nel 2013 stupisce per la fenomenale interpretazione, l’omogeneità, la precisione e la purezza del suono di questa orchestra “libera”, che rivela inoltre un intuito innato per le specifiche cadenze “cacaniche” di Mahler, che proprio nella Quinta si addensano in un credo del tutto personale. Fischer rimane un esteta e un lirico anche in questo dramma articolato, teme le esacerbazione drastiche, filtrando attraverso la vita interiore di Mahler la “lotta con il mondo” qui presentata. L’atmosfera onirica dell’”Adagietto“ in un certo senso viene estesa a tutta l’opera. Raramente, a detta di Fischer, la più “ebrea” delle sinfonie mahleriane è stata eseguita con tanta intensità, dolcezza, malinconia e speranza.
Con la premiazione, la giuria di Dobbiaco ha voluto riconoscere anche il coraggioso impegno di Fischer a favore di Mahler in un contesto politico sempre più difficile: in un recente sondaggio il 90% degli ebrei che vivono in Ungheria lamentano il crescente antisemitismo e razzismo dell’attuale società ungherese. E’ da considerarsi quindi un gesto quasi eroico e un segnale di vita dell’altra Ungheria, quella umana, che un direttore ebreo faccia eseguire oggi a Budapest la musica di Mahler, affrontando addirittura un ciclo completo delle sue sinfonie.

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Categoria C: premio speciale

Gustav Mahler: Sinfonia n. 6 la minore
Gewandhausorchester Leipzig
Direttore: Riccardo Chailly

Videoregistrazione concerto dal vivo - Gewandhaus Lipsia, 6 – 9 settembre 2012
Accentus Music ACC 10268 (BD FullHD) ACC 20268
(DVD)Distribuzione: harmonia mundi

In realtà la “Casetta di composizione di Dobbiaco” è un premio per produzioni audio, che si distinguono per l’interpretazione musicale. Se anche questa volta abbiamo deciso di assegnare il premio speciale alla produzione video di una sinfonia mahleriana, il motivo va ricercato esclusivamente nella sua eccezionale qualità musicale e al fatto che il ciclo mahleriano diretto da Riccardo Chailly a Lipsia non è disponibile in formato audio.
Sette anni dopo la conclusione del suo primo ciclo mahleriano, apprezzatissimo a livello internazionale e realizzato con la Concertgebouworkest Amsterdam (1989-2004), Riccardo Chailly, direttore dell’orchestra del Gewandhaus, nel 2011 intraprese a Lipsia un nuovo ciclo mahleriano in formato video. Sono state pubblicate finora cinque sinfonie (n. 2, 4, 5, 6, 8) su DVD e Blu-ray Disc. La sinfonia n. 6, registrata nel mese di settembre del 2012, si rivela una produzione di spicco nel suo percorso che, da “esteta“ alla ricerca della purezza del suono e dell’omogeneità, lo portò a diventare un appassionato contrappuntista mahleriano. Soprattutto nella cupa sinfonia n. 6 riesce ad illuminare in modo rigoroso anche gli abissi e i continui pericoli insiti nel cosmo psichico di Mahler. L’esecuzione incredibilmente precisa e vigorosa dell’orchestra sassone, che vanta una lunga tradizione e affascina con un meraviglioso timbro scuro, offre una base perfino ideale per il realismo tragico-visionario di Mahler in questa sinfonia. Unica nota dolente: la discutibile sequenza di movimenti centrali con l’Andante al secondo posto.

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Descrizione incisioni premiate 2014

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